mercoledì 16 febbraio 2011

Vespa & Kebab

La Vespa sbuca da tutte le parti, anche dalla cassetta della posta sottoforma di 'veicolo' pubblicitario per i Kebab....

venerdì 11 febbraio 2011

Echi degli anni '80 - 4 - La Proma


Come promesso, ecco a voi un vero mito degli anni '80 che recentemente è tornato per la gioia degli amanti del tuning Vespistico: la marmitta Proma. Senza dubbio la marmitta non originale ad alte prestazioni di maggiore successo e che insieme alla Pinasco tutt'ora gode di considerazione elevatissima tra gli appassionati, anche in virtù di una reale efficenza e molto probabilmente anche per via dell'insolita forma 'a banana' che la rende riconoscibilissima al primo sguardo.

La Proma era una fabbrica di marmitte molto conosciuta dagli anni '70 che produceva soprattutto marmitte ad alto rendimento per moto da cross, poi con il successo nei primi anni '80 del PX anch'essa si lanciò nel mercato del tuning degli scooter e dei ciclomotori Piaggio, producendo una serie di marmitte per aumentare la resa del motore.

Sicuramente questo specifico modello è quello che ha avuto il maggior successo, in quanto consentiva un apprezzabile incremento della potenza agli alti regimi anche senza necessariamente sostituire il gruppo termico, sia fosse 50 che 125. Per questo esistevano due versioni della marmitta con collettori posizionati ad altezze diverse.

In caso anche di elaborazioni non troppo spinte, come il classico Polini 130 magari con albero anticipato, la coppia invece 'esplodeva' decisamente rispetto alle marmitte classiche, rendendo la Vespa un vero piccolo scooter-cross!

Questo notevole incremento si pagava però con un considerevole aumento della rumorosità, visto che la versione iniziale non prevedeva nessun silenziatore! Il caratteristico rumore secco e metallico ha fatto impazzire una grande platea di vicini di casa in cerca di pace e anche i passaggi davanti ai vigili urbani avvenivano a velocità minima e in marcia più alta proprio per evitare di attirare troppo l'attenzione!

Tecnicamente la Proma per Vespa small appartiene alla categoria delle semi-espansioni, in quanto ad una prima parte della marmitta tipicamente ad espansione pura, seguiva una 'coda' terminale a diaframmi, col terminale che spuntava di lato e tornava indietro lungo il corpo della marmitta.

La filosofia 'cross' della Proma si rispecchiava anche nell'originale attacco a molle che univa corpo marmitta e collettore di scarico e che ha sicuramente contribuito a rendere la marmitta molto resistente alle vibrazioni a cui sicuramente era soggetta. L'attacco al carter invece nelle prime serie era del tutto simile a quello delle normali siluro Sito, sostituito poi negli anni e nelle repliche più recenti con l'attacco a forchetta introdotto dalla Polini sulla sua versione di questa marmitta e che rende lo smontaggio più semplice.

La versione iniziale della Proma, come un pò tutta la produzione di quel tempo, era caratterizzata da una verniciatura 'martellata' grigia scura metallizzata, poi sostituita da un classico nero opaco termico.

La scritta 'Proma' anch'essa come altre produzioni della stessa ditta era stampata in rilievo.


La Proma produsse anche una versione con silenziatore in alluminio a lana di vetro ripristinabile, che però era soggetto a frequenti rotture e che non permetteva alla marmitta di rendere come la capostipite.

A seguito del successo della marmitta, altri produttori come Polini, RMS, Leo Vince, Malossi si sono cimentati nell'impresa di replicare questa marmitta ma senza mai arrivare alle prestazioni dell'originale.

La ditta produttrice è fallita nel corso degli anni '90, ma già nei primi anni 2000 si poteva ritrovare in commercio una fedele replica anche se priva del caratteristico marchio stampato costruita dalla Padana Ricambi. Ultimamente il marchio poi è stato rilevato da altri produttori che in questi ultimi tempi hanno a loro volta replicato fedelmente il design della Proma originale che è tutt'ora in vendita.