mercoledì 23 dicembre 2009

E'tempo di Natale, è l'ora delle palle...

...dell'asse delle marce da small frames! Come rimetterle dentro facilmente se inavvertitamente scappano fuori...una delle operazioni apparentemente più impegnative da fare sui motori Vespa.

Prima di tutto è indispensabile avere una crocera "dummy" da mettere in senso contrario al solito, un pò come dovessimo usarla normalmente per sostituire una crocera usurata...e con l'ausilio di un cacciavite o simile, la teniamo a livello in prossimità del foro passante delle due sfere d'acciaio con molletta centrale:


Dopodichè inseriamo la molla e appoggiamo le due sferette sul bordo del foro, usando la scanalatura frontale della crocera. Se la manovra è difficoltosa, usate un pochetto di grasso al litio per tenere in posizione le sfere.


Poi si prende una comune pinza a becchi lunghi dritti e si spingono dentro contemporaneamente le due sfere. Una volta bloccato l'asse nella pinza con le sfere spinte dentro, basterà, con l'altra mano, sfilare il cacciavite da sotto e spingere velocemente la crocera dentro usando il piano del tavolo, sfilando nello stesso tempo la pinza. Poi per rimettere la crocera nel senso giusto si procederà normalmente infilandola dall'altro lato per sfilare la crocera "dummy".

Tempo di esecuzione: 3-4 minuti al massimo!

E dopo le crocere, il senso di inserimento delle marce small...

domenica 13 dicembre 2009

domenica 22 novembre 2009

Un'altra VS1 è stata riportata alla vita...ma che fatica!!!

Questa è la terza VS1, proveniente da un paese europeo, che ho restaurato. In questo caso siamo partiti da un mezzo in stato particolarmente disastrato e rimaneggiato, rimasta parcheggiata su una strada pubblica per anni e senza alcuna protezione:




Manubrio da VB1 e altre parti sostituite con altre non originali, pedana staccata di decine di centimetri o mancante in diversi punti, ruggine passante e profonda anche su cerchi e pance, pance coperte con stucco spesso a coprire le tante ammaccature, tubi di uscita dei cavi manubrio STRAPPATI via dal tubo forcella, scudo piegato...per fortuna il tunnell centrale non riportava grosse corrosioni, anche se in sede di rifacimento carrozzeria e nel mentre della sostituzione integrale della pedana è stato necessario ricostruire alcuni tubi passanti dei cavi, in quanto ostruiti da ruggine e rimasugli di guaine vecchie.

Il motore e la ciclistica non godevano nemmeno loro di buona salute, nel motore il problema più evidente era il cilindro bloccato, ma fosse stato solo quello! Poi nel corso della revisione è saltato fuori di tutto: il boccolo dell'accensione era storto per via di un quasi certo urto con un paracarro o simili della leva di accensione, per fortuna i carter anche se segnati internamente hanno resistito ed è bastato sostituirlo, l'asse della primaria che svitato ballava allegramente dentro una boccola malfatta e che ha poi causato la rottura di alcuni denti dell'ingranaggio del parastrappi. La ventola a cui mancavano alcune alette, la marmitta originale risaldata più volte senza criterio che è stata recuperata dopo un accurato intervento di ricostruzione da parte di un esperto fabbro locale. Verso la fine dei lavori al motore ho dovuto anche sostituire il volano che per ragioni oscure pur essendo magnetizzato correttamente non riusciva a generare correttamente la corrente per la scintilla della candela.



Nella ciclistica avevamo un tamburo anteriore criccato e storto, con il mozzo in alluminio danneggiato nella sede dell'attacco dell'ammortizzatore anteriore, che è stato sostituito in quanto c'era su un ammortizzatore non originale. La forcella aveva i fermi spezzati e sostituiti con due belle viti parker avvitate nell'alluminio!

Anche la sella originale purtroppo è stata sostituita, in quanto non appena gli ho tolto la spessa copertura in gommapiuma, si divisa in tre tronconi! Mai vista una ruggine così devastante, stessa fine hanno fatto due cerchi originali su tre, per fortuna uno era ancora in buono stato e l'abbiamo usato alla fine per corredare la ruota di scorta centrale.

Pure lo sportellino è stato massacrato dal precedente proprietario, il quale non aveva trovato di meglio, per mettere una serratura a chiave, che forare direttamente la fessura della levetta di apertura piuttosto che metterla di lato...

Il restauro ha impiegato 11 mesi e svariate centinaia di km di viaggi e giri dai vari ricambisti per recuperare tutte le parti, ma devo dire che il risultato finale è all'altezza di altri restauri simili, forse il mio migliore, sicuramente.




Un'altra VS1 riportata alla vita.

sabato 21 novembre 2009

Alla Piaggio lasciavano la firma...

Trovato sulla ghiera forcella di una VB1, si leggono le frasi "PONTED"(era) "PIAGGIO" e presumibilmente il cognome del tornitore che ha realizzato la ghiera, tale signor "PUCCINI"...

mercoledì 28 ottobre 2009

Visita alla Mostra "Collezione Mauro Pascoli"

Già che ero lì per recuperare alcune parti per un restauro, ne ho approfittato per una visita doverosa! :) Peccato per il poco tempo a disposizione (ormai stavano chiudendo per il pranzo) e che al piano inferiore ci fosse poca luce, ma questa collezione comprende un gran numero di modelli di Vespa, restaurati e conservati, nuovi e vecchi, con e senza sidecar e con diverse digressioni sul tema: Ape, Moscone, Ciao, Bravo, Boxer....merita senz'altro una seconda e più approfondita visita!


sabato 24 ottobre 2009

Due nuove uscite in edicola

Ecco due nuove interessanti uscite in edicola per Vespisti e non.

Cominciamo da Legend Bike che tratta in un esaustivo articolo la Vespa 125 del 1955. Ottima fattura e come sempre foto e indicazioni utili per l'utilizzatore e il restauratore.

Motostoriche invece riprende e conclude l'argomento "scooter sportivi" iniziato in Agosto parlando delle Vespa con (ovviamente) gli stessi modelli sportivi targati stavolta Innocenti Lambretta. Ottimo e lunghissimo articolo che passa in rassegna tutti i vari modelli, comprendendo anche il prototipo della TV 175 prima serie e del prototipo della Lambretta 200 bicilindrica.

Ma le sorprese non sono finite qui, a seguire altro lunghissimo articolo dedicato alle elaborazioni tuning sempre delle Lambretta, realizzate in inghilterra e italia, con la promessa che in un articolo futuro si tratterà alla stessa maniera la Vespa, qui tenuta in marginale considerazione (fà bella mostra di sè però un Rally 180 elaborato di proprietà di utente di VOL, Pinasco180 ;-)

Finita qui? Ma nemmeno per sogno! Compare anche un lungo articolo dedicato al raduno di ben 66 Vespe 98 tenutosi nel piacentino, organizzato tra gli altri da Roberto Donati, anch'esso utente di VOL che sta per dare alle stampe (primavera 2010) assieme all'aiuto di Paolo Zanon un libro monografico dedicato per l'appunto alla Vespa 98. Da notare nelle foto la presenza della mitica 98 export in colorazione rosso bordeaux, la n°21 preserie costruita a Biella, la 98 più vecchia esistente al mondo e un'esemplare (praticamente unico) delle 98 "Normale"del 1946, ovvero della versione economica (già che non che ci fosse tanto lusso nell'altra versione...!!!) della 98, eliminata dalla produzione nell'Agosto di quell'anno.

Non è ancora finita...!!! Altro articolo dedicato al Museo dello Scooter di Milano, creato da Vittorio Tessera, il più importante esperto italiano della Lambretta...e tutto questo per soli 5 €!

Ho fatto fatica a trovare una copia in edicola, possiamo immaginare il perchè!

mercoledì 21 ottobre 2009

Echi degli anni '80 - 1 - Lo stereo nel bauletto

Con questo post vorrei inaugurare una "serie" dedicata agli anni '80, periodo che mi fregio (diciamo così!!) di avere vissuto assieme ad uno dei periodi d'oro della Vespa, forse quello più "creativo" dal punto di vista di interpretazione stilistica del mezzo.

Cominciamo con un vero classico, lo stereo nel bauletto:


Molto probabilmente questa moda è stata mutuata dall'imperante mania di installare autoradio stereo a cassette con equalizzatori superpotenti nelle macchine e soprattutto nelle utilitarie di allora (Fiat Uno, Renault R5, Ford Fiesta...) e anche sicuramente dall'altra mania tutta americana della "radiolona" stereo che i neri si portavano in giro a spalla per le vie delle città USA in quegli anni.

Questa "tamarrizzazione" era favorita soprattutto dal bauletto del PX Arcobaleno che risulta più capiente rispetto a quello dei PX prima serie, così come lo vedete nella foto di cui sopra. L'autoradio era di solito appoggiata all'interno del bauletto con i cavi volanti assieme ad una batteria da moto e in pratica lo si sacrificava quasi integralmente a questo scopo.

Una volta vidi anche uno che più creativamente degli altri aveva praticato un foro rettangolare laterale per alloggiare la culla dell'autoradio in quel punto. Peccato che non avendo una forza altissima di aggancio, l'autoradio scivolava fuori dalla slitta alla prima piega accentuata da quella parte e contemporanea buca sulla strada.

Più avanti nel tempo ci fu chi costrui un accessorio "tunnel" ovvero un orribile baldacchino in plastica da applicare in parallelo alla zona del telaio sotto il naso della sella con tanto di fori passanti per starter e rubinetto della benzina per avere l'alloggiamento stile automobile per l'autoradio! Questo accessorio unito ad altre tamarrizzazione tipiche come i perimetrali e vari spoiler in plastica rendeva la Vespa un vero catafalco degno dei paramenti di un elefante di Annibale.


Purtroppo era una personalizzazione che era più virtuale che reale, in quanto il consumo di questi dispositivi era piuttosto alto, non erano infrequenti impianti da 100 W per canale quasi sempre utilizzati a palla per coprire e restare sopra la soglia di rumore del motore spesso elaborato con espansioni e per questo l'autonomia era piuttosto limitata a causa anche della scarsa disponibilità dell'impianto elettrico della Vespa a ricaricare la batteria in tempo. Ottimo per fare scena partendo dal marciapiede del bar della propria compagnia, ma appena svoltato l'angolo...tutto taceva :)

Ancora oggi qualche appassionato mantiene in vita questa moda, con il vantaggio di avere una tecnologia molto avanzata (lettori Mp3 al posto delle ingombranti e "ciuccione" autoradio di un tempo) e quindi un'autonomia molto più alta :)

domenica 4 ottobre 2009

Un conservato del 1966...ma non è una Vespa!

Mentre tornavo dalla riunione di catechismo stamani, scorgo uno sporco parallelepipedo bianco e verde appoggiato a terra vicino al cassonetto dei rifiuti...un mangiadischi Lesa Mady 3!!! Anno 1966, un vero oggetto di modernariato ;-)

Portato immediatamente a casa, nel pomeriggio ha ricevuto un amorevole restauro "conservativo" (d'altronde è in ottimo stato) con qualche piccola riparazione elettronica...il pick up ossidato ripulito, i contatti del vano batterie leggermente incrostati dal liquido fuoriuscito da pile che stavano lì dentro da chissà quanto tempo e infine un cavo del motorino elettrico spezzato. Chissà quante di queste meraviglie di un'epoca d'oro sono finite ingloriosamente dentro il cassonetto...

Ecco le prime prove...






Ed ecco il risultato finale...




sabato 26 settembre 2009

Olio nella rotonda...



3 distanziali critici nei mozzi da farobasso-struzzo-GS...

Nel mozzo di queste Vespe sono presenti tre distanziali specifici che è bene non perdere in fase di smontaggio per restauri o manutenzioni, in ogni caso a volte può servire avere le dimensioni di questi distanziali nel caso si debbano riprodurre al tornio...

Il primo è il distanziale (in acciaio) che è infilato nel mozzo della ruota anteriore. Obbligatorio averlo, altrimenti quando stringerete il dado flangiato internamente, l'asse della ruota si bloccherà.













Il secondo distanziale, in ferro, è quello presente nel supporto inferiore della molla della sospensione, in pratica mantiene la distanza corretta per i rullini d'acciaio. A volte però si possono trovare dei supporti (non originali Piaggio) privi di questi rullini e quindi privi di distanziale. Il foro da 4 mm. è quello in cui deve passare il grasso per la lubrificazione.










Il terzo e ultimo distanziale anch'esso in ferro è quello che viene appoggiato sul cuscinetto piccolo del mozzo, prima che venga avvitato il dado flangiato internamente e sopra di esso il coperchietto ingrassato.

domenica 13 settembre 2009

2° Raduno Vespartecipanza - Nonantola (MO) 06/09/2009


La seconda edizione del Vespartecipanza di Nonantola! Stavolta abbiamo giocato in casa...
Ancora più numerosi della prima edizione, è stata una buona occasione per far "sgambare" la cara vecchia
Largo Ciospe!