domenica 28 settembre 2008

Imola & San Giovanni in Persiceto

Giusto una considerazione. Se ne è già parlato e riparlato in lungo e in largo, ma queste due mostre scambio agli antipodi come importanza, avevano quest'anno una cosa in comune:

I buchi.

I buchi di standisti e di persone intervenute.

I prezzi invece sono se possibile sempre più alti, salvo qualche eccezione da cercare come al solito col lanternino e i pezzi e i mezzi interessanti sono sempre di meno.

Alla Mostra di Ferrara nel gennaio scorso una persona che conosco mi ha detto che per un cerchio da VS1 gli hanno "sparato" 140 € e che se va avanti così bisognerà presto vendersi una Vespa per restaurare una Vespa.

Sento poi che "collezionisti" ultimamente mettono in vendita le loro intere collezioni di Vespe, per non meglio identificati motivi. Forse un sentore che siamo arrivati al limite ed è meglio monetizzare in fretta tutto prima che per disaffezione la Vespa da Ferrari a due ruote come l'hanno fatta diventare in questi ultimi anni torni lo "scooter" di sempre?

martedì 9 settembre 2008

Oggi, 9 Settembre...

Qualcuno mi dice che sono bravo a scrivere, non so. Non mi sono mai sentito uno scrittore, ma oggi sono 10 anni che Lucio Battisti non è più tra noi e qualcosa mi andava di scriverlo.

Probabilmente conta più per uno che come me si ricorda ancora "Acqua Azzurra, Acqua Chiara" e tante altre che uscivano dalla radio a onde medie della Fiat 850 del papà e per tutte le persone che hanno avuto la fortuna di vederlo giovane almeno alla TV, in bianco e nero, presentare i suoi pezzi musicalmente innovativi con i testi, fortemente ispirati e privi di retorica, di Mogol.

E mi immagino i ragazzini di allora, seduti sulle loro Vespe 50 ad ascoltare una radiolina, un mangiadischi a batteria o un amico dotato di chitarra ripetendo le parole delle canzoni in ogni parte di Italia e sentirsi gli interpreti magari complicati e sofferenti delle canzoni di Lucio.

Quando Lucio se ne andato abbiamo pensato sempre al Battisti giovane, quello delle esibizioni in bianco e nero,  ma in realtà lui se ne era andato da quasi 20 anni, dopo il suo gran rifiuto verso le apparizioni pubbliche, i suoi fans e lo stesso amico che gli aveva consegnato testi così intensi da unire alla sua musica superiore. Così quando lui se ne andato a 55 anni, in realtà pensavamo solo a quel Battisti che ha accompagnato la gioventù di tantissima gente e non a quello che viveva come un fantasma, pubblicando (ai più) incomprensibili album di musica elettronica. E così la notizia improvvisa forse ci ha fatto ancora più male.

Battisti ha attraversato, come la Vespa, una fase significativa della Storia di Italia e degli italiani e come la Vespa ne è diventata un'icona eterna. Libertà, Amore, Spensieratezza.
Non sarà mai dimenticato, resta la Musica, i Pensieri e le Parole.

venerdì 5 settembre 2008

Risolvere un problema comune alle vecchie Vespe a batteria!

Ovvero come installare un moderno ponte di diodi al silicio al posto del vecchio (e poco efficente) raddrizzatore al selenio originale:



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