venerdì 19 luglio 2013

Nuova uscita in edicola - Officina del Vespista n°2

Arriva in edicola il numero due della serie "Officina del Vespista" che non si discosta molto dal numero uno segnalato in questo post, una pubblicazione che ha un target soprattutto per principianti del mondo Vespa, visti gli articoli però soprattutto per chi ha delle Vespa small. Interessante l'articolo sulle Vespa da accellerazione (quasi tutte small), l'articolo sul tuning di una vecchia Primavera (quindi small) in livrea Ford GT40 prototipo Gulf anni '70. Il migliore articolo di questo numero è il report di un restauro a partire da un vero e proprio rudere di una ET3 (che è una small) color blue jeans del 1977 anche se a mio modo di vedere è stato usato un pò troppo stucco...un'articolo che poteva essere molto più interessante ma che è stato "sviscerato" in due sole paginette è quello dedicato all'officina del Vespista e poi nell'elenco degli attrezzi manca del tutto un riferimento ai vari estrattori che seppur pochi, ci vogliono se si vuole intervenire a fondo sul motore...buoni gli articoli su un collezionista di Vespa, sulla vita dei Club e del resoconto di un appassionato che col suo PX (una large! finalmente!!) si è recato in America Latina. A compendio un interessante articolo su una rampa di sollevamento realizzata in legno con basculante (in pratica la Vespa viene spinta sull'asse basculante che ruota e si mette orizzontale). Una buona idea a patto che i pneumatici siano ben gonfi perchè il basculante è un pò corto e sta a 45° rispetto al terreno e che si sia in due a spingere una Vespa che non abbia il motore funzionante...altrimenti la vedo dura spingerla sul 100% di pendenza a mano da solo senza una adeguata rincorsa! Chiude l'ennesimo elenco di valutazioni Vespa in cui si afferma che le valutazioni non calano, anzi...non è proprio vero, per Vespa 50, PX125-150 e PK le valutazioni da impossibili stanno tornando umane...almeno per questi modelli ;-) Voto sul fascicolo: 6+

lunedì 1 luglio 2013

Le Regole del Successo

Questo post si discosta decisamente dal tenore di altri post apparsi in questo blog, perchè capita che nella vita succedano cose che proprio non riesci a tenerti dentro e fare finta di niente...l'importante è usare ironia nell'esporle, senza fare troppi riferimenti e senza offese che possano urtare la suscettibilità di qualcuno che possa leggere queste righe. 

E se poi si offende lo stesso beh...e chissene fotte! ;-)


Quando si rileva un attività di ricambi Vespa esistente e si vuole rilanciare, ci sono alcune ferree regole da seguire per fare in modo di rendere questa attività un modello di successo. In questo post andremo ad analizzare queste regole in modo che ognuno ne tragga profitto, soprattutto in questi tempi di grave crisi economica. Andiamo a cominciare con l'esposizione:

- La prima cosa da fare è affidarsi ad una persona dettasi "consigliere commerciale" che fa tutt'altro nella vita che gestire negozi (e soprattutto non è lui che tira fuori i soldi fisicamente, mossa molto astuta) che assolutamente non farà delle indagini approfondite e non chiederà dei bilanci precisi di quanto la ditta ha incassato negli ultimi 3 anni come si fa di solito negli altri casi, basta avere un nome riconosciuto ed è sufficente. Poco importa se poi i clienti come sempre succede quando una ditta cambia gestione sono legati alla persona che ha gestito sino al giorno prima l'attività in questione e del nome in se gliene importa ben poco...

- A questo punto è inutile anche stilare un business plan molto accorto, con previsioni di spese e ricavi ben precisi. Ma quale inutile perdita di tempo...improvvisare, improvvisare!!! Si sa la fortuna aiuta gli audaci e poi ci scordiamo che abbiamo un nome importante? Eh! Poi è risaputo, le attività di solito il primo anno difficilmente creano degli utili, per gli ovvi ammortamenti di costi iniziali, così se dopo un anno ci saranno delle perdite, beh si chiude e che altro vuoi fare? Volevi un business plan? Eccolo pronto.

- Chi ha bisogno di ricambi Vespa sa dove deve andare e non c'e' bisogno di locali esagerati, basterebbe un onesto magazzino, appena fuori paese e con la crisi che c'e' figuriamoci se non ti calano l'affitto.
Orrore! Sia mai! Per questo si prenderà invece un mega negozio a due vetrine che farebbe l'invidia ad un Benetton o Sisley point, perchè bisogna impressionare i fess... ehm i clienti con una potenza commerciale incredibile e soprattutto per realizzare l'idea geniale iniziale che è quella di mettere il furgone della ditta (un Ducato Maxi con tenda automatica sopra) dentro il negozio, si avete letto bene...dentro il negozio! Questo perchè si sa, là fuori c'è Un Mondo di Ladri, lo diceva sempre anche Venditti. Poi visto che la modifica (pagata) alla balaustra superiore della vetrina è sbagliata perchè troppo bassa, chissenefrega...nello spazio vuoto rimasto ci sarà modo di farsi una corsetta con la bicicletta per i mercatini, così si resta in forma.

- Come locazione scegliamo una via trafficata. Di passanti? No, di macchine che ti sfrecciano a 100 mt dal negozio sulla circonvallazione, stando ben riparati dietro una folta siepe. Dobbiamo mantenere la privacy!
Poi come contorno prenditi della bella gente, tanti simpatici (ma davvero eh senza ironia, loro si) cingalesi che vanno e vengono dal condominio soprastante (e che ha un rosso amministrativo degno del debito pubblico italiano, altra sorpresa scoperta dopo) e magari un bel Poker Club popolato di fanatici che riempiono con le loro macchine tutto il piazzale antistante al negozio da mezzogiorno alle 5 di mattina del giorno dopo ogni giorno della settimana e che non parlano altro che di check, american airlines e all-in. Fa figo.

- Quando si contratta, per modo di dire, per l'affitto di un locale prima di firmare assolutamente vietato infastidire il proprietario o almeno l'amministratore per chiedergli a quanto ammontano le spese condominiali (a tantissimo, grazie anche alla divisione millesimale del gas da riscaldamento causa riparazione mai eseguita dei contaore) oltre il dovuto per l'affitto e pure informarsi prima se quello che stai prendendo in mano è un negozio atto alla vendita o un officina (è un'officina e quindi bisogna riconvertire la destinazione d'uso, pagando un bel tot ovvio) oppure, visto che gli faceva comodo al padrone per risparmiare, fargli riattivare a sue spese l'impianto della 380V per le ventole del riscaldamento che nel mentre che il negozio era da affittare aveva declassato alla 220V. Ma scherziamo? Noi dobbiamo essere superiori, vietato abbassarci a chiedere o a pretendere, soprattutto visto il "piccolissimo importo" che gli pagheremo ogni mese per l'affitto.

- Trattandosi di ricambi, chiaramente serviranno delle scaffalature per riporli e ordinarli. Le compriamo rigorosamente nuove e da industria, ma credi che noi ci possiamo approfittare di tutta sta crisi e delle tonnellate di scaffalature industriali magari quasi nuove che ti tirerebbero dietro per due soldi? Ma siamo impazziti?? Dobbiamo fare una bella figura e movimentare un pò l'economia di questo paese. Via, tutto nuovo e in sovrabbondanza.

- Visto che abbiamo detto che è un Mondo di Ladri, ci vuole un adeguato e costoso sistema di allarme. Ci facciamo fare quindi un buon preventivo da un amico dell'ex-gestore. Si ma poi nemmeno per sogno lo facciamo fare a lui, scegliamo di farcelo fare invece tramite il titolare dell'altro negozio di fianco al nostro che ci ha venduto la mobilia che ha una brutta faccia e bisogna quindi farselo amico, metti caso che di notte ti sventra il negozio e ti porta via tutto. Chisse ne sbatte se il preventivo è superiore a quello dell'altro, metti se alla sera questi perchè gli hai detto di no ti chiama gli amici delinquenti che ti sfondano il muro divisorio o tirano giù la granitica serranda di ingresso, entrano e si portano via tutto, compreso i ricambi da PK? Prevenire è meglio che curare. Poi il primo tecnico che è venuto, in un paese emiliano dove tutti sanno alla sera cosa fai alla mattina, sicuramente non ne saprà mai niente. SICURAMENTE.

- La pubblicità è l'anima del commercio, si per gli altri che hanno da perdere tempo e soldi ma non per noi. Pubblicità sui vari giornalini locali? Quattrini sprecati. Pubblicità sui giornali specializzati tipo il periodico del Vespa Club d'Italia? E perchè? Ci stanno già tutti gli altri, inutile che ci andiamo anche noi. Geniale il "consigliere commerciale" un giorno se ne esce con un "volantiniamo tutte le buchette della posta del paese" (70.000 abitanti NdR), così se la nonnina 97enne vuole farsi accessoriare la Vespa tunizzata verrà ben da noi, no?!?

Per fortuna almeno questa volta il titolare minimizza tutto con un "Ma non devi dargli sempre retta..." (e meno male che è il suo consigliere commerciale...o è una puntata di Zelig?). Bella grazia che diamo a Google un pò di soldi per essere nella prima pagina di ricerca come "Ricambi Vespa" assieme ad altri 30 che invece spendono (che stupidi!!!) tanti soldi anche per altri tipi di pubblicità. E se poi non arrivano ordini a sufficenza la causa non sono i prezzi troppo alti per un misconosciuto negozio online di ricambi Vespa come tanti, per cui basta solo un click più in là per trovare le stesse cose a molto meno eh ma è colpa del posizionamento. Forse avremmo fatto di più se arrivavamo alla pagina 0 di ricerca di Google. Peccato che non esiste.

Invece, genialata! Rivestiamo il vecchio furgone con un mega adesivo (e via altri soldi) facendo incazzare il tuo fornitore di adesivi per Vespa a cui hai chiesto il bozzetto della tipa sulla bacchetta ma non almeno un preventivo per l'adesivo, almeno per salvare le apparenze e che per questo non ti fornirà più nessun adesivo e ideona! Spostiamo lo stesso in giro per il paese mettendolo sulla strada a moh di camion-cartellone abbandonandolo lì in strada per due settimane o più e lasciamo indovinare a chi lo guarderà passando dove siamo in paese perchè qualcuno nel mega adesivo pubblicitario si è dimenticato di inserire l'indirizzo.

Poi ci vuole una bella insegna, enorme, che si veda anche da 3 miglia nautiche di distanza.. Poi si corre al comune a dichiarare che l'abbiamo tagliata perchè abbiamo ecceduto nelle dimensioni e ci arriva una sberla di tasse d'affissione da pagare, una cosa che nessuno sapeva esistesse, una normativa nuova.

Meglio invece fare non una ma ben DUE feste di inaugurazione, stile Totò e Peppino, valah che l'abbondiamo! E pure in stile sagra paesana molto coerente a base di vino, pane e salame. Peccato che per la terza c'e' stato un ripensamento perchè la Belen aveva già dato l'ok per una sfilata di moda Vespistica e c'erano contatti anche con le Frecce Tricolore per un passaggio radente.

Poi bisogna sempre lavorare coi migliori cioè noi, chi altri? Cos'e' quel miserabile adesivo di quell'altrettanto miserabile dittarucola tedesca leader del settore su cui c'e' scritto "authorized dealer" (rivenditore autorizzato) appiccicato alla porta? Via via! Eliminare (anzi, visto che non lo fai tu lo facciamo noi di nascosto durante la consueta visita che tanto mica te ne accorgi) e togliamo per favore ogni riferimento anche dall'esposizione delle vetrine. E cosa vuol dire se ci hanno comprato un bel tot di ricambi? E'solo invidia, la loro.

Non tutti i clienti usano internet per acquistare i pezzi di ricambio, molti di loro si rivolgono ancora ai mercatini, dove solo le malelingue sostengono che con tutta la concorrenza di rivendita di ricambi Vespa che ormai c'e' da anni e anche con gente che tramite loschi traffici offre i pezzi a prezzi bassissimi, su 10 mercatini ormai solo in un paio porti a casa almeno i soldi che spendi e in cui ci guadagnano sempre e solo quelli che l'organizzano. Quindi armiamoci e partite, farsi pubblicità è l'imperativo. Poi che nessuno o quasi dopo ti chiami e che i conti quasi mai tornino rimettendoci non so quanti soldi a mercatino, che importa. E che pretese hanno quelli che vengono con te a darti una mano anche stando fuori casa tre giorni di essere pagati di più di quanto un adolescente prenderebbe in una settimana di paghetta? Che gente, che tempi. Come dite? Il negozio resta chiuso giorni e giorni e la gente che arriva e trova chiuso si imbufalisce e ti chiama pure sul cellulare chiedendo spiegazioni? Beh peggio per loro! Che si informino prima di venire.

E infine soprattutto una grande coerenza, bisogna sempre accontentare il cliente, mantenere la parola data, cercare un accordo commerciale. Se conviene, sennò no si gira la frittata. Non c'e' il tale pezzo? Eh digli mi spiace non c'e', non lo trattiamo...e che ti devo dire? Hai dato l'assenso per la riparazione parziale di un motore Vespa? Hmm prima si ora no adesso dico che non mi conviene più, digli di andare altrove. La Vespa è già lì? Beh cavoli tuoi, sei tu il gestore (infatti l'ho sistemata io a casa mia). Il tale per l'acquisto di una Vespa restaurata ti offre leggermente meno di quanto chiedi ma in cambio ci fa restaurare un'altra Vespa? No le due cose non sono pertinenti.

Al pilota di Vespa da corsa che (incredibile ma vero) sponsorizziamo mancano gli adesivi da mettere sul suo mezzo prima diciamo che glieli realizziamo noi e poi invece no, eh già si prende tutti quei soldi...non ha detto che col precedente sponsor se li faceva lui? Se li faccia lui.

E'stato dato PERSONALMENTE dal titolare, lui presente al presidente del VC il consenso per un buono acquisto da estrarre alla lotteria del raduno annuale che si teneva a fine maggio, sapendo già che si chiudeva? Saranno problemi loro se i depliant e i biglietti della lotteria riporteranno una ditta che non esiste più dal 10 Aprile!

Beh io poi ci ho messo del buono e del bello per fare sempre il bastian contrario anche lavorando 10-11 ore al giorno a rovinare tutta sta coerenza, tutto sto impegno, tutta questa comunicazione tra di noi pronta e immediata e questa mirabolante pianificazione aziendale ma purtroppo mica mi è sempre riuscito...ma il successo alla fine ci ha arriso! Abbiamo chiuso dopo un anno come da preventivo!!! E con ancora almeno 6 mesi di affitto da pagare, lasciando "a piedi" un sacco di gente che aveva bisogno di ricambi e assistenza.

E pure con la sorpresa, senza nessun preavviso mentre facevo dei pacchi da spedire e con tutte le password delle email, del sito e di Facebook già cambiate ancora prima che la serranda scendesse per l'ultima volta. (W la fiducia...)

Si perchè come ho già detto è tutto un Mondo di Ladri. Ma anche di coglioni. Per ogni richiesta in merito rivolgersi all'altra sede, come da ineffabile cartello lasciato appeso sulla porta.

Frase Cult: "Sinceramente credevo che dato il nome ci fosse più giro" (il titolare, il giorno della repentina chiusura).