lunedì 18 febbraio 2019

Ri-Restauro Vespa GS 150 VS1 1955

Questa Vespa è stata comprata in Italia da un commerciante di questi mezzi e si presentava come un restauro mediocre come tanti ne vedo, con la solita verniciatura tipicamente troppo lucida (invece che satinata come imporrebbe la verniciatura originale) una stecca della pancia motore rotta, sistemata malamente sul retro e con diversi elementi sospetti, striscette di nastri adesivi dappertutto, targhette adesive dove non ce ne dovevano essere e così via. In più diversi elementi sbagliati, per primo il copricilindro delle serie successive in lamiera invece che in alluminio, il rubinetto dritto invece che quello traverso, il commutatore delle luci non originale CEV derivato da un ciclomotore o moto economica, l'ammortizzatore anteriore indiano e pure sbagliato, un problema segnalato al contachilometri e tante altre cose. Naturalmente questo era solo l'antipasto, perchè andando avanti nella lavorazione le sorprese, anche nel motore che già il cliente denunciava perdere copiosamente olio dal lato frizione, non erano che all'inizio. Di positivo c'è che era una GS VS1 numero basso, con i gommini di blocco sotto il corpo manubrio e lo scudetto (inizialmente incrostato di vernice) "Piaggio Genova" originale in ottimo stato.







Smontata la Vespa, subito ecco apparire i primi evidenti problemi abilmente mascherati dal venditore sotto il bordoscudo cromato non originale e le strisce adesive...crepe sul bordoscudo, parte sinistra dello scudo, come spesso succede in queste Vespa, piegata nella curva


Il copricilindro, come detto...non era quello originale di questa Vespa ma uno di quelli delle serie successive. Il cliente non ha accordato la spesa per trovarne uno in alluminio, come dovrebbe essere e quindi ho dovuto "camuffare" questo come quello originale, togliendo la fascetta di chiusura inferiore e saldando e richiudendo i fori della stessa per poi fargli il trattamento nero raggrinzante mancante (Vedi Nota in Fondo al Post).

Anche il cavalletto, non originale, aveva il solito problema di tutti questi cavalletti riprodotti da GS 150 ovvero che a forza di pedivellare su un motore compresso come quello della GS 150, alla fine la gamba destra cede e si piega. L'unica soluzione sarebbe stata quella di trovare un cavalletto originale, l'unico fatto bene nel metallo di resistenza giusta per sopportare lo sforzo, il cliente non ha acconsentito alla sostituzione (Vedi Nota in Fondo al Post).

Naturalmente non potevano mancare fori fatti a cavolo da chiudere, praticamente una costante su tutte le Vespa malamente restaurate!


Questo foro sul manicotto del cambio poi doveva essere secondo me un tentativo di mettere una specie di antifurto, in corrispondenza del foro la leva della frizione riportava una tacca...quindi presumo che li si mettesse un lucchetto passante, in modo che la frizione restasse tirata e quindi rendendo impossibile l'attacco del cambio...sinceramente non mi sembrava una grande idea, quindi...nonostante il parere negativo del cliente, ho naturalmente programmato la chiusura e la ricromatura del pezzo. (Vedi Nota in Fondo al Post)

E se queste erano le premesse, di sicuro dopo la decappatura non poteva che venire fuori il peggio nascosto sotto stucco e vernice...

Oltre alle solite pance rimartellate sotto lo stucco, la pedana non era messa davvero molto bene ma abbiamo evitato di doverla sostituire. Discorso ben diverso per il bordoscudo, gravemente crepato. Il carrozziere ha quindi staccato il rinforzo dietro lo scudo e dopo averlo risaldato ha inserito una sbarretta di ferro di rinforzo per evitare che si riformasse la crepa...
















Il reportage dei susseguenti lavori di ripristino della carrozzeria











Stesura del primer sul telaio.












Verniciatura, abbiamo usato una base opaca metallizzata e sopra è stato steso del trasparente opaco miscelato a quello lucido (50 e 50) per avere alla fine l'effetto translucido tipico.












Nel mentre, ho lavorato sul motore della GS e ho scoperto subito una bella pezza di riparazione sul carter attorno all'asse della primaria...cominciamo bene!



La lavorazione abbastanza dozzinale della saldatura ha fatto sparire buona parte della sede dell'o-ring interno alla sede del coperchio frizione, apparentemente la causa della perdita di olio, che era stata mascherata alla meglio con una quantità industriale di silicone nero...


Il problema non era solo questo, come spesso mi è capitato in altri motori GS anche le sedi dei cuscinetti erano andate e sono state rifatte in bronzo, come usuale.

I problemi dal reparto frizione non erano però esauriti, richiudendo il coperchio inizialmente mi sono accorto che  il filetto della sede del bullone in alto più vicino alla saldatura della primaria era spannato. E'stato quindi ricostruito con un helicoil. Ma rimettendo il coperchio col suo rallino originale che è più alto (ed è forato) di quello che avevo trovato all'interno del coperchio...il coperchio non si richiudeva. Subito avevo pensato che pure il coperchio frizione non fosse quello suo originale, ma ci avessero adattato un coperchio di frizione di un'altra Vespa e ne ho comprato uno sicuramente originale. Ma la situazione non cambiava molto, perchè il pacco frizione strisciava comunque con i bicchierini contro l'asta interna della camma frizione. Una situazione che non mi era mai capitata con un motore da GS, ma nemmeno con nessuno dei motori simili a questo!


I bicchierini del paco frizione chiaramente segnati dal passaggio sull'asta della camma della frizione.

Allora cercando un pò su internet ho individuato il problema, che poi deriva sempre dalla stessa situazione: si cerca di risparmiare sui ricambi ma poi questo si ritorce contro di te.

Infatti in questo motore l'albero originale era già stato precedentemente sostituito con un albero nuovo. L'unica ditta che faceva questi alberi era la Tameni, italiana. La ditta nel frattempo ha chiuso, ma ancora prima questi alberi erano stati venduti in grande quantità ad una famosa ditta distributrice anch'essa fallita prima della Tameni, la Mec-Eur. Quando il materiale residuo di questa ditta è stato liquidato, tra le altre cose c'erano presenti anche una gran quantità di alberi motore Vespa ma erano tutti dei RESI FALLATI, ovvero alberi usciti male dalla fabbrica e da NON UTILIZZARE. Invece siccome l'Italia è il mondo dei furbi, qualcuno ha pensato bene di rimetterli in commercio lo stesso a prezzo ribassato (fate conto, almeno un 30-40% in meno del prezzo originale) quando erano ancora presenti in commercio alberi Tameni a prezzo pieno (e quindi chi ha scelto di fare così l'ha fatto solo per il motivo che dicevo sopra: risparmiare) e il risultato è stato quello di aver montato un albero con la conatura dell'albero sbagliata (nella GS a differenza di altre Vespa, la sede del pacco frizione è conica come l'asse dell'albero) e la posizione del pacco frizione risultava così di alcuni millimetri spostato in fuori!!

Di qui l'impossibilità di chiudere il coperchio frizione, lo strisciamento, la spannatura di una sede bullone, del silicone...perchè l'alternativa sarebbe stata riaprire di nuovo i carter e sostituire l'albero con uno riprodotto realizzato bene o uno originale ripristinato o eseguire una difficile tornitura correttiva dell'albero fallato...tutto questo perchè qualcuno decise che doveva risparmiare 65 € sul prezzo dell'albero motore...

Ad ogni modo, ho risolto limando l'asse interno della frizione, fino al punto in cui non ha più toccato i bicchierini del pacco.

Risolti i problemi col motore, si è proceduto al rimontaggio della Vespa e alla sostituzione delle parti mancanti o sbagliate. Per prima cosa sono riuscito a trovare il rubinetto con decantatore disassato corretto addirittura NOS fondo di magazzino.

Poi si è trattato di sistemare la scatola del raddrizzatore, in cui ancora una volta avevano camuffato un pezzetto di cartoncino sotto il coperchio (riprodotto) invece della sua base originale in bachelite. Questo componente è praticamente impossibile da trovare visto che è montato solo su questa Vespa e sulla VS2, quindi ho dovuto prevedere di ricostruirlo con una base in lexan, opportunamente verniciata in un colore simile alla bachelite




E come portafubile è stato adottato un componente elettronico con fusibile in vetro di adeguato amperaggio.

Risultato finale.

Verniciatura del corpo carburatore in nero, come deve essere in origine. Ho proposto al cliente di farlo revisionare per la nota criticità di questo componente poi nella funzionalità del motore, il cliente si è rifiutato. (Vedi Nota in Fondo al Post) poi naturalmente il problema si è presentato, tipico: lo spillo della vaschetta che non tiene per niente, ingolfando il motore.


Trattamento filtro aria, gomito filtro e copricilindro per il nero raggrinzante, per questo è stato utilizzato uno spray speciale da passare poi nel forno.





Rimontaggio Vespa, le liste pedana non sono state sostituite. Solo rilucidate e in alcune stecche sostituita la lista in gomma già sostituita tempo fa e che si era ritirata. Causa sempre qualità mediocre.

















Come avevo detto, il contachilometri a detta del cliente aveva problemi col cavo e invece è risultato non funzionante (praticamente al minimo movimento la lancetta salta da una parte all'altra) ho proposto di farlo riparare e il cliente si è rifiutato (Vedi Nota in Fondo al Post)



Lucidatura leve manubrio.

Alla scritta mancava un pezzo! Nel restauro precedente gli avevano chiuso il foro in più invece di sostituirla!!

Manicotto cambio ripristinato.

Sistema sicuro per non perdersi le sferette della ghiera superiore del manubrio mentre le rimetti...


Alle prese con un portalampadine doppio autocostruito...non da me!

Filettature manicotto devio luci manomesse. Unica soluzione, risaldatura e rifilettamento.


RISULTATO FINALE























Nota Finale: Questa è l'ultima Vespa, soprattutto di questo livello che restauro tralasciando particolari a destra e sinistra e concedendo prezzi di favore perchè "si spende troppo". Non è e non deve essere un mio problema, non è obbligatorio comprare pagando molti soldi mezzi che presentano parecchie manchevolezze e poi cercare di speculare sul costo del restauro successivo, come si dice non si fanno i matrimoni coi fichi secchi quindi non accetterò più nessun lavoro "a tirare via" perchè poi questo restauro esce fuori col MIO nome e non con quello del proprietario e per essere preteso a regola d'arte" deve esserlo del tutto e non solo dove ti conviene, una Vespa circolante non è un soprammobile o un oggetto da museo. E non accetto più marchiane presunzioni di giudicare restauri senza avere nessuna conoscenza di base, affermando pure cose del tutto infondate partendo pure dal fatto che ti presenti proprio come uno che si è fatto "fregare" da chi ti ha venduto la Vespa. Se ci sono problemi, perchè nessuno è perfetto, se ne discute e si cercano soluzioni ma non accetto l'arroganza.

NB un'altro come questo presentatosi successivamente l'ho già "tagliato" via, se ti vuoi fare la scuderia di Vespa e Vespini a poco e poi magari lamentarti pure che non è come vuoi...prego, accomodarsi. Per fortuna non si campa di Pane e Vespa.