venerdì 24 settembre 2010

Echi degli anni '80 - 3 - La marmitta bianca Pinasco


Ecco uno dei più noti accessori off-market per Vespa degli anni '80 e tutt'ora ancora ben presente nella fantasia di tutti gli amanti del tuning, sia 'vecchi' che 'nuovi', tant'e' vero che di recente la Pinasco si è decisa a produrre una replica di questa famosa marmitta mantenendone praticamente l'identica forma e costituzione e ahimè anche il prezzo. Già costosa ai suoi tempi, anche oggi il suo prezzo con l'euro è rimasto perfettamente in linea. Assieme alla Proma che tratterò in un prossimo post è sicuramente la marmitta da small frames non originale più conosciuta.

Avendole avute entrambe sulla mia Vespa Primavera, posso senz'altro dire che  l'origine di questo mito più che per le prestazioni in sè lo potè la particolarità di essere stata esternamente smaltata bianca (non verniciata) come il fondo di una pentola e per il vistoso e altisonante adesivo giallo e nero 'Reparto Corse Andrea Pinasco Competition Kits' termoresistente che campeggiava al centro della marmitta.

Tecnicamente, come si vede anche dalla pagina pubblicitaria, non è troppo diversa dalla normale marmitta a camere della ET3. Veniva venduta con uno strano collettore che si allargava nella parte centrale, chiamato 'camera di pre-espansione' dalla funzionalità dubbia, infatti nella replica odierna è stato sostituito da un normale collettore cilindrico.

Riguardo alle prestazioni, anche utilizzando la particolarità di poter posizionare il tubetto a mitraglia di uscita in modo di variarne le caratteristiche per adattarsi al meglio alla trasformazione (di solito intesa come una di quelle Pinasco) direi proprio che c'era ben poca differenza dalla normale siluro! Magari si un discreto guadagno di coppia ai bassi (rispetto alle espansioni) e un bel 'rumorone' profondo dalle tonalità medio-basse, simile a quello che si sente quando si toglie il tubetto d'uscita a una normale marmitta a siluro, ma a parte questo...la Proma aveva davvero ben altro rendimento, anche se come tutte le semi-espansioni a diaframmi perdeva un pò ai bassi.

In definitiva un bell'oggetto da collezione che potrebbe stare bene su una small come l' ET3 tamarra presentata qualche post fa, ma niente di più...anche sul mercato dell'usato è superquotata, anche in caso si trovi in precarie condizioni di conservazione, con ammaccature che hanno scalfito la smaltatura o con l'adesivo centrale bruciato o scrostato.

Proprio vero, i miti fanno fatica a morire!

giovedì 23 settembre 2010

Cosa vuol dire 'conservato'?

Deve essere il momento dei conservati...dopo la VM1 con solo 8000 Km, ecco un PX150E del 1982 con soli 6766 Km! Probabilmente il proprietario dopo avere centrato un paletto col parafango (L'unica cosa veramente da riparare) l'ha riposta in garage dove è rimasta per più di 25 anni, quando l'ho trovata aveva ancora il manubrio storto. La Vespa ha ancora su le sue gomme originali Michelin, quella di scorta è totalmente nuova.


Interno del manubrio. Prima volta che viene aperto

 

Contakm in perfetta forma, vetrino perfettamente trasparente e lancetta del contakm con l'estremità verniciata come nuova.


Naturalmente le guaine sono ancora le sue d'origine, in particolare le due del cambio che la Piaggio montava bicolore (una grigio chiaro e una grigio scuro) per distinguerle meglio nel rimontaggio e nel selettore del cambio è ancora presente il grasso che veniva messo in fabbrica!

  


Vano ruota di scorta con regolatore e intermittenza frecce intonsi, si vede ancora parte dell'etichetta di controllo qualità della Piaggio!

sabato 4 settembre 2010

Economia di scala...

Ecco come si fa a risparmiare quintali di vernice, spruzzando la vernice solo dove serve!



Forcella di una VM1 del 1953, assolutamente in stato di buon conservazione (ha percorso solo 8000 Km) e che intendiamo mantenere.