lunedì 24 aprile 2017

Restauro Vespa PX200 M09 1998

Probabilmente questo è un tipo di restauro che visto il modello di Vespa non è frequente da affrontare, un pò perchè difficilmente è economicamente conveniente (vedi il post su quando conviene e non conviene restaurare una Vespa) e un pò perchè visti i relativi pochi anni sul groppone, raramente c'è bisogno di un vero e proprio restauro totale. Ma tant'è!

Quello di cui parliamo è praticamente il penultimo modello di Vespa Arcobaleno il primo dotato di freno a disco (il secondo e ultimo prima della serie Millenium o MY è il M18 del 1999) e sicuramente l'ultimo modello dotato, in Italia, del motore 200.

La Vespa è arrivata in condizioni ancora molto buone, anche se abbastanza segnata da un uso intensivo:








Il problema peggiore se vogliamo era dato da una pedana piegata vicino al cavalletto (quasi sicuramente causata da partenze direttamente dal cavalletto alzato...) e l'eliminazione di due modifiche "home-made" come la presa accendisigari direttamente sul bordo del bauletto e un gancio portaborse da PK fissato direttamente sullo scudo...

Abbiamo deciso di non rispettare pedissequamente l'originalità là dove originalità significa difetto, quindi invece di ricreare i fori per gli specchietti passanti sul coprimanubrio che poi inevitabilmente per causa delle vibrazioni si rompevano tutti, piuttosto che rischiare di fare scorta di retrovisori, abbiamo deciso di lasciare chiusi i fori del coprimanubrio e di mettere gli accessori alla classica maniera con la staffa di supporto, così come si vede nelle foto.


Poi nel mentre che aspettavo che arrivasse la Vespa, al resto dei lavori si aggiunto il parafango che ha incontrato malauguratamente un palo...






Diversamente da altre Vespa, questa volta si è scelto di trattare la carrozzeria con il decappante all'acido piuttosto che la classica sabbiatura, che rende il metallo rugoso, possibilmente più sensibile all'umidità e per cui bisogna usare molto più spessore del primer per ovviare a questa superfice rugosa. Con la decappatura oltre ad avere indietro la lamiera assolutamente come uscita dalla catena Piaggio, si interviene anche là dove la sabbiatura non può assolutamente intervenire, tipo all'interno del serbatoio e del tunnel centrale.














Fasi della lavorazione in carrozzeria.







Il motore aveva solo 30mila km, abbiamo quindi scelto di fare solo una semplice revisione di carburatore (visto che la marmitta e il motore era allagato dalla benzina) e una verifica dello stato del cilindro che è risultato di normale usura. Spianata la testa per la tenuta migliore ed eliminata una strana guarnizione in rame...














Le parti appena arrivate dalla carrozzeria, verniciate con normale vernice poliuretanica, la finitura è molto simile alla verniciatura originale!



Decappati anche cerchi, tamburo a stella anteriore e forcella, per eliminare la vecchia vernice a polvere, poi riverniciati a spruzzo con il classico Fiat 690 alluminio ruote. Riverniciare a polvere era troppo oneroso, la cifra richiesta era di 150 €...! E'pur sempre un PX..







L'ammortizzatore posteriore essendo di colore rosso, è stato smontato e riverniciato di nero per assomigliare il più possibile a quello originale.
























Soluzione per riutilizzare la presa accendisigari collegata alla batteria: staffa di alluminio da 2 mm. che riprende i fori già esistenti e bloccata contro il tunnell centrale.



 Fasi del rimontaggio





















Sella con ancora la targhetta "Selenia" originale!






 Risultato finale!