domenica 28 settembre 2008

Imola & San Giovanni in Persiceto

Giusto una considerazione. Se ne è già parlato e riparlato in lungo e in largo, ma queste due mostre scambio agli antipodi come importanza, avevano quest'anno una cosa in comune:

I buchi.

I buchi di standisti e di persone intervenute.

I prezzi invece sono se possibile sempre più alti, salvo qualche eccezione da cercare come al solito col lanternino e i pezzi e i mezzi interessanti sono sempre di meno.

Alla Mostra di Ferrara nel gennaio scorso una persona che conosco mi ha detto che per un cerchio da VS1 gli hanno "sparato" 140 € e che se va avanti così bisognerà presto vendersi una Vespa per restaurare una Vespa.

Sento poi che "collezionisti" ultimamente mettono in vendita le loro intere collezioni di Vespe, per non meglio identificati motivi. Forse un sentore che siamo arrivati al limite ed è meglio monetizzare in fretta tutto prima che per disaffezione la Vespa da Ferrari a due ruote come l'hanno fatta diventare in questi ultimi anni torni lo "scooter" di sempre?

1 commento:

Gestore del Rifugio del Vespista ha detto...

Concordo con questa analisi.

La dimensione economica prima o poi si fa strada con velocità per poi improvvisamente raggelarsi e (per la vecchia storia del cerino passato di mano in mano che si spegne) lasciare molte persone insoddisfatte.

Rimangono così solamente l'interesse e la passione vere.

Penso che la soddisfazione di poter possedere e usare una icona della vita contemporanea sia ben superiore o ragionamenti del tipo "quanto valgono le mie Vespa"... ragionamenti da far fare a chi si "butta" in un fenomeno (i "collezionisti" come giustamente dici tu) in fondo solo per guadagnare qualche euro...

PS: A me "lo scooter di sempre" piace proprio... :-)