Il restauro è stato se si può dire ancora più accurato del solito perchè il proprietario vuole fare passare il mezzo al Registro Storico Vespa.
Il mezzo inizialmente si presentava in queste condizioni...
Diciamo una buona base di partenza, senza ruggine o danni alla carrozzeria ma con un sacco di "schifezze", date anche da uno pseudo tentativo di restauro con parti sbagliate, non originali o montate male. Il motore poi aveva già dei difetti come l'irregolarità del funzionamento, anche qui parti sbagliate e veri e propri malfunzionamenti, come la crocera che usciva in 3a marcia.
Per non parlare del colore nero opaco "Rat-Style" con cui l'avevano verniciata. Interessanti anche se fuori luogo i cerchi tubeless della SIP Scootershop.
Insomma, comunque c'era da lavorarci su! La carrozzeria è stata ovviamente sabbiata e riverniciata col colore originale solito, il Max Meyer 15005.
Qui alcune parti appena rifatte, il serbatoio, il mozzo anteriore e il copriventola.
Dopo di che si è cominciato a lavorare sui particolari originali, che il più possibile sono stati recuperati, là dove si poteva.
In questo caso le punte della pedana originali recuperate da precedenti restauri che sono state ripulite ad una ad una da uno strato di vernice e di sporco che le ricoprivano...
O come in questo caso, per dotare la Vespa del suo fanale posteriore originale che doveva essere del tipo GS VS4 con plastiche bicolore, si è ricorso al mercato delle parti usate. In questo caso il fanale era davvero in ottime condizioni con tutte le sue plastiche originali.
Non sempre però si è potuto recuperare una parte originale, così questo clacson repro della CEAB per dargli una leggera patina "Vintage" è stato lasciato appoggiato sul davanzale in giardino per 2 settimane alle intemperie, non prima di aver simulato con dello stagno le due borchie di chiusura cieche originali e averlo strofinato un pò con una paglietta sintetica 3M.
Un punto a favore di questa Vespa è che incredibilmente era ancora dotata dei suoi bordo scudo in acciaio originali ULME dell'epoca, un particolare difficilmente reperibile. L'unica nota stonata era che per una precedente caduta uno dei bordi scudo era schiacciato e strisciato, ma con il lavoro certosino di Simone GSX di Viterbo, sono tornati come nuovi!
Per quanto riguarda il contachilometri, purtroppo a causa di uno sciagurato "restauro" fatto coi piedi, sono stato costretto a dover sostituire il fondello originale (che era stato infilato a forza, crepandolo e spaccando il foro della lancetta, per introdurlo senza toglierla! Appena ho provato a rimuoverlo si è frantumato) con uno completo repro e così anche il vetrino (ci avevano messo un vetro piatto!!) e la cornice. La lancetta è stata riverniciata di rosso.
La sella che aveva il telaio originale è stata sabbiata perchè coperta da una sostanza gommosa tipo silicone che probabilmente teneva unita l'imbottitura in gommapiuma precedente. Poi riverniciata e risellata correttamente.
Ma sicuramente la parte che ha richiesto più lavorazione è stata il motore. Innanzitutto si è dovuto sostituire la crocera stondata. Poi siccome alla GS avevano tolto il circuito batteria, bisognava anche ripristinare l'intero circuito elettrico come originale. Nello statore si doveva quindi passare da un impianto "classico" da Vespa anni '70 a quello originale con le due bobine luce in parallelo e la bobina di ricarica.L'albero motore è stato revisionato, era fuori asse di quasi un mm.
Il selettore marce, come spesso succede su queste Vespa, presentava un eccessivo gioco e per questo è stato revisionato.
Nel piatto statore era stata eliminata la piastrina in bakelite portacontatti, l'ho riprodotta usando della moderna vetronite a circuito stampato, soluzione già sperimentata con successo sulla SS180 restaurata l'anno scorso.
Inizialmente ho tentato la strada di riutilizzare le bobine che avevo trovato, ma alla fine ho dovuto sostituirle tutte e tre,
Il motore richiuso.
Altro problema che si è dovuto risolvere è stato quello di una aletta rotta sulla ventola. Grazie al lavoro di TIG e di lima di Missana di Modena, l'aletta è stata riprodotta fedelmente, tanto che quasi non si vedeva la differenza con le altre originali!
Anche il carburatore è stato ripristinato, oltre alla solita saracinesca che trafilava aria è stato necessario reperire un nuovo anello di serraggio sulla scatola filtro e ripristinare le due viti originali a taglio leggermente sferiche che chiudevano la vaschetta del carburatore. Erano state sostituite da altre due che non centravano niente e pure con filetti più grandi dell'originale.
Poi naturalmente i soliti lavori complementari, come il trattamento nero raggrinzato da eseguire su coperchio filtro aria, copricilindro e copri contattiera.
Gli ammortizzatori posteriore e anteriore sono stati ripristinati da un artigiano reggiano specializzato.
La marmitta è stata ripristinata la sua originale che per fortuna era stata data assieme alla Vespa dal precedente proprietario, che aveva messo su la VSP cromata che si vede nelle prime foto.
E'stato necessario anche sistemare le filettature dei bulloni della messa in moto perchè anche qui chi l'aveva avuta prima aveva filettato a 8 mm. e quindi non sarebbe stato possibile mettere i bulloni da 7 come sono in origine. Il problema è stato risolto inserendo due helicoil.
Tornando alla carrozzeria, ovviamente è stata fatta tutta la trafila cromatura-ludicatura-zincatura-nickelatura dei pezzi, come al solito. La cornice faro è quella originale SIEM così come il fanale.
E quindi siamo partiti col rimontaggio della Vespa.
Rimontaggio rubinetto con decantatore assiale. Notare il fondo nocciola e non più rosso tipico della Vespa prodotte in quegli anni.
Liste pedana nuove, purtroppo erano già state sostituite quando hanno tentato di "restaurarla". Però come detto le punte sono le sue originali. Anche le viti che fissano le punte sul tunnel centrale sono le parker originali rizincate, recuperate da precedenti restauri.
Passaggio guaine e nuovo impianto elettrico
Rimontaggio meccanismo starter. Passaggio cavi impianto elettrico.
Revisione e rimontaggio forcella.
Restauro targa. C'e' da dire però che il mezzo negli anni è stato ritargato, la targa originale doveva essere in ferro con i caratteri "Bodoni" tipici.
La forcella con il parafango in posizione sul telaio.
Scudetto e targhetta purtroppo sono dei riprodotti. La targhetta è stata riverniciata con un blu scurissimo usando una bomboletta della Dupli-Color made in USA, scovata dopo lunga ricerca...i blu scurissimi non sono molto praticati oggi!
Rimontaggio serbatoio. Il coprigalletto di chiusura in gomma, che in realtà sarebbe un optional, è originale dell'epoca...anche se un pò vissuto! Idem lo scrocco della sella.
Rimontaggio motore, sospensione posteriore, ruota posteriore.
Rimontaggio di parte del manubrio. Posizionamento dei feltri di protezione telaio nel vano batteria (anche se i feltri originali erano chiari) e nel mentre, carica della batteria repro ad acido.
Montaggio del bordoscudo ULME. Era già praticamente perfetto così, montato in 5 minuti. Alcuni grani in ottone erano mancanti e sono stati ricavati da una barra filettata in ottone, poi bruniti artificialmente.
Montaggio dei cavi elettrici, commutatore (purtroppo non originale...si tratta dell'8 poli del GS160)
Rimontaggio parti complementari del motore.
Il montaggio della batteria in posizione, con la sacca porta-attrezzi
Il raddrizzatore, che era mancante per via della trasformazione ad accensione classica a puntine, è stato il pezzo più difficile da reperire. Il gommino passacavo del filo rosso positivo della batteria che è virtualmente introvabile (almeno finchè qualcuno non penserà di riprodurlo) è stato ricavato da un gommino passatubo benzina con vermiglione in alluminio sempre della GS150.
Sella, pedale freno con interruttore stop, manubrio con devio luci (meccanismo riprodotto, montata una cappelletta originale con i distanzialini in metallo sulle viti) specchietto retrovisore e manopole.
Ed ecco il risultato finale!
Ruota di scorta (d'epoca) con supporto (moderno).
L'aspetto finale del contachilometri con il fondello nuovo.
Il numero identificativo dei bordoscudo ULME per la GS150 VS5: 107.
Fanale originale SIEM, la parabola nonostante gli anni è ancora in ottime condizioni.
Il devio luci con la cappelletta originale e i distanzialini in ferro per le viti.
Il tagliando di controllo della Piaggio....originale o non originale?... ;-) Vi lascio nel dubbio...
Rubinetto benzina con decantatore.
Vista del motore completo.
L'adesivo "Rodaggio". C'e' da dire che solo quello venduto dalla Piaggio sinora risulta essere quello fatto con il materiale giusto, che non lascia ne bolle ne pieghe dopo l'applicazione.
La classica foto!
La targhetta avvitata del concessionario sullo sportellino, una tipicità per quegli anni sulle Vespa. Naturalmente originale e intoccata con i segni del tempo che ne aumentano il fascino.
Targhetta "Aquila Continentale" della sella.
14 commenti:
Era davvero molto più bella nera, che peccato...
Fosse stata fatta bene era un ottima elaborazione stilistica stile tedesco! Peccato che era fatta a bomboletta e montata da culo! Per non parlare dello stato pietoso in cui avevano rimontato il motore. Già il fatto di avere lasciato l'albero scentrato la dice lunga.
sapevo che i manettini del manubrio erano spazzolati e lucidati e non cromati,sbaglio io ?
Non sbagli, infatti questi manicotti sono stati lucidati a specchio! ;-) Ho un lucidatore (che poi è anche il cromatore/nickelatore) molto bravo ;-)
Un ottimo lavoro, come sempre, grandissima cura dei particolari, complimenti. Dalle foto la forcella anteriore sembra un pò piegata, ma forse è un effetto ottico
bellissima
La Vespa va dritta, questo ne sono sicuro in realtà è il parafango che è nato non precisamente in asse e non è stato manomesso, è proprio stato fatto con i buchi di diversi mm. spostati. Infatti ho fatto anche una certa fatica a montarlo.
Peccato! Era davvero più bella nera!
Ciao largo ti ho gia scritto per la scritta posteriore piaggio x la sella gubbino vespa 50 ed h trovato che pascoli fa l'adesivo da usare come maschera e funziona bene. Ora volevo chiederti se gentilmente potevi indicarmi il nome dell'artigiano che ti revisiona gli ammortizzatori. grazie davide
Bisogna che mi contatti privatamente a largociospe@gmail.com, però ti dico che secondo me lavora solo con consegna e ritiro dei pezzi di persona...lui sta in provincia di Reggio Emilia.
Leggo adesso, Francesco complimenti per la professionalità e la passione che metti nelle tue opere.
scusate ma cosa puo costare un restauro del genere ?? perche io ho una gs cosi con qualche pezzo mancante tutta da restaurare completamente ho la targa originale ma non i documenti e mi piacerebbe farla restaurare attendo noitizie grazie
Ciao, dipende sempre dallo stato del mezzo e da che pezzi ti mancano e se vuoi solo i pezzi originali (tipo il raro bordoscudo ULME) o se vanno bene delle riproduzioni. Ad ogni modo parliamo sempre di alcune migliaia di Euro e rotti, in più devi prevedere la spesa per la reimmatricolazione tramite FMI o ASI con la targa originale che viene sui 4-500 € fatta tramite agenzia specializzata.
Complimenti bel lavoro
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