domenica 12 febbraio 2017

Restauro Vespa SS 180 2a serie 1967

Un impegnativo restauro stavolta (soprattutto per le varie problematiche incontrate durante i lavori e di cui parleremo dopo) che però è comunque giunto a buon fine, come sempre.

Il mio cliente pensava di aver fatto un buon affare (e lo è, a mio modo di vedere) nel trovare questo modello di Vespa SS 180 ad un prezzo assolutamente conveniente, anche se il telaio e le parti si presentavano in cattive condizioni e il motore presente era da GS160 invece che come dovrebbe, da SS180



Quindi al cliente è toccato trovare un motore da SS180 e il resto della Vespa andava in una carrozzeria della sua zona




Quindi una volta finito il lavoro, tutto è arrivato, motore da SS 180 compreso al mio Vespagarage per il lavoro di rimontaggio...

Inizialmente il motore, che proveniva da un uso non ortodosso dello stesso (probabilmente usato come motopompa...) e che aveva il braccio motore traforato, quindi primo intervento dal saldatore...


E il lavoro del motore stesso...









Rimagnetizzato il volano! Prova con una chiave dell'11 che resta su da sola. Tutto OK.










Recupero del parapolvere freno posteriore con nuova verniciatura...



Per fortuna in se il motore era davvero ben messo e poco usurato, per avere il massimo delle prestazioni dato che si tratta di un motore ad aspirazione al cilindro, ho preteso che nella rettifica venisse adottato un pistone della Meteor che è realizzato al CNC e di grande qualità...l'albero motore invece gli è stata sostituita solo la gabbia di rulli alla base della biella. Sono stati rimessi i due silent-block del braccio motore mancanti.



Qualche problema iniziale da risolvere, il perno del freno posteriore del motore SS tutto rovinato, sostituito con quello, identico, del motore GS160 che era stato fornito con la Vespa.


Altro problema, più di carrozzeria che tecnico, il copricilindro coperto con uno strato durissimo di fondo, probabilmente è stato usato quello per i serbatoi...ho dovuto farlo trattare in decappante, per non sabbiarlo una seconda volta come era già stato fatto, non molto intelligentemente...



Rimontaggio forcella, qui è stato necessario sostituire l'ammortizzatore anteriore, che qualche intelligente aveva ridotto così, chissà quando, a martellate...e naturalmente i rullini della forcella, completamente inchiodati. E il bello che la forcella era stata già riverniciata...tutto da rifare.





Trattamento delle parti zincate, il copriselettore era troppo rovinato anche se rizincato, sostituito con uno nuovo riprodotto...


Fosfatizzazione per molla ammortizzatore posteriore, copricilindro e parapolvere in ferro del motore...


Lucidatura casalinga del pedale freno posteriore...










Prima fasi del rimontaggio...il telaio smontato della SS 180 era stato conservato molto male all'umidità e purtroppo la sabbiatura evidenzia bene questo...




Il cliente aveva preso una riproduzione SIEM della ghiera fanale anteriore che però da tempo soffrono di un problema grave: per un difetto di progettazione non entrano nel manubrio se non forzando molto. Allora per fortuna abbiamo trovato questa ghiera originale che se anche scomaccata in un angolo, con un lavoro di saldatura e lavorazione è stata riportata alla forma e allo splendore iniziale! Inutile dire che questa nel manubrio ci entra perfettamente.



Stesso trattamento per il pendaglio originale Neiman del bloccasterzo e per una delle due coppette copridado centrale del tamburo...


Particolare del pendaglio ricromato...




Il rubinetto originale purtroppo era irrecuperabile, non essendoci una esigenza estetica evidente è stato montato un comune rubinetto standard, con la modifica del tubetto di prolunga...











Avanzamento lavori...






Doppio problema per la forcella, prima scopro che il carrozziere si è "dimenticato" di ripristinare un fermo sagomato nel naso della forcella, con la conseguenza che il parafango ruotando, andava praticamente a toccare lo scudo. A questo punto dei lavori ci sarebbe stato da rismontare mezza Vespa e riportarla in carrozzeria, ma abbiamo preferito risolvere con un piccolo "puntone" di saldatura a TIG sull'estremità del fermo forcella in alluminio corrispondente. Altro problema, ben più grave è che anche la forcella di questa Vespa non era la sua originale, in quanto cercando di montare il corpo manubrio, il foro passante del bullone di serraggio, lo lasciava ad almeno 1,5 cm, sopra il piantone dello sterzo! Facendo qualche ricerca sono arrivato alla conclusione che questa era una forcella non da SS180 ma da GS160 2a serie, in quanto dal telaio 55507 la GS160 ha adottato il bloccasterzo con il pendaglio. Quindi si è reso necessario un laborioso intervento di spostamento in basso della fessura del bullone di 6 mm, con conseguente taglio dell'eccedenza in alto della forcella e riempimento e sagomazione della parte alta inutile della fessura vecchia. Per fortuna la fessura per il bloccasterzo resta nella stessa posizione...


Corpo manubrio montato correttamente, dopo l'operazione...






...e manubrio completato correttamente.




Un problema ulteriore, il bauletto montato tendeva a schiacciarsi su se stesso. 2 mesi di prove, cambi e contro cambi di bauletto e alla fine il problema era la scarsa qualità e fattura della guarnizione del bauletto, risolta utilizzando una guarnizione fatta come si deve...




Bauletto finalmente montato correttamente e con la sua serratura originale...


Ultimi test statici dell'impianto elettrico e...
















1 commento:

Unknown ha detto...

Che meraviglia! Altro restauro di alta qualità, come al solito. Parecchie gatte da pelare, specie il problema con la forcella. E questo mi fa pensare a due cose: la prima è che deve esserci ancor più soddisfazione a uscire bene da situazioni come queste. Ogni restauro porta con se intoppi e soddisfazioni ma quando ti stai sfregando le mani da mesi in attesa di rimontare tutto e finalmente ti ritrovi tutti i pezzi in mano per poi scoprire che qualcosa non va, lo sconforto è dietro l'angolo, specie se si è già rimontato buona parte del mezzo. Ma trovare soluzioni "innovative" come quella da te applicata alla forcella, mi fa pensare a come ne uscivano sempre e comunque certi artigiani di una volta che, magari con meno strumenti a disposizione, ne venivano sempre a capo in un modo o nell'altro. Questo l'ho notato spesso in meccanici di vecchio corso, non ultimo mio padre, che ad esempio auto-costruiscono arnesi ad-hoc per sistemare una parte di un motore che altrimenti sarebbe inagibile. Trovare soluzioni a problemi come quelli che hai incontrato tu -con un po' di fortuna magari (vedi foro serratura che coincide nonostante la forcella errata) danno ancora maggior soddisfazioni a restauro completato, e un valore aggiunto al lavoro svolto e a chi l'ha eseguito: bravo Francesco!
La seconda cosa, considerazione del tutto personale, è che pure quelli bravi bravi a volte incappano in problemi che magari in qualche modo erano prevedibili (non so se fosse questo il caso): questo fa sentire i neofiti o comunque i meno esperti come me, un po' più vicini ai restauratori esperti come te.
Grazie per aver condiviso anche questo lavoro, sarà utilissimo a molti: i restauri delle GS da te documentati per me sono stati utilissimi, non immagini quanto (alla pari dei tuoi consigli).