mercoledì 21 ottobre 2009

Echi degli anni '80 - 1 - Lo stereo nel bauletto

Con questo post vorrei inaugurare una "serie" dedicata agli anni '80, periodo che mi fregio (diciamo così!!) di avere vissuto assieme ad uno dei periodi d'oro della Vespa, forse quello più "creativo" dal punto di vista di interpretazione stilistica del mezzo.

Cominciamo con un vero classico, lo stereo nel bauletto:


Molto probabilmente questa moda è stata mutuata dall'imperante mania di installare autoradio stereo a cassette con equalizzatori superpotenti nelle macchine e soprattutto nelle utilitarie di allora (Fiat Uno, Renault R5, Ford Fiesta...) e anche sicuramente dall'altra mania tutta americana della "radiolona" stereo che i neri si portavano in giro a spalla per le vie delle città USA in quegli anni.

Questa "tamarrizzazione" era favorita soprattutto dal bauletto del PX Arcobaleno che risulta più capiente rispetto a quello dei PX prima serie, così come lo vedete nella foto di cui sopra. L'autoradio era di solito appoggiata all'interno del bauletto con i cavi volanti assieme ad una batteria da moto e in pratica lo si sacrificava quasi integralmente a questo scopo.

Una volta vidi anche uno che più creativamente degli altri aveva praticato un foro rettangolare laterale per alloggiare la culla dell'autoradio in quel punto. Peccato che non avendo una forza altissima di aggancio, l'autoradio scivolava fuori dalla slitta alla prima piega accentuata da quella parte e contemporanea buca sulla strada.

Più avanti nel tempo ci fu chi costrui un accessorio "tunnel" ovvero un orribile baldacchino in plastica da applicare in parallelo alla zona del telaio sotto il naso della sella con tanto di fori passanti per starter e rubinetto della benzina per avere l'alloggiamento stile automobile per l'autoradio! Questo accessorio unito ad altre tamarrizzazione tipiche come i perimetrali e vari spoiler in plastica rendeva la Vespa un vero catafalco degno dei paramenti di un elefante di Annibale.


Purtroppo era una personalizzazione che era più virtuale che reale, in quanto il consumo di questi dispositivi era piuttosto alto, non erano infrequenti impianti da 100 W per canale quasi sempre utilizzati a palla per coprire e restare sopra la soglia di rumore del motore spesso elaborato con espansioni e per questo l'autonomia era piuttosto limitata a causa anche della scarsa disponibilità dell'impianto elettrico della Vespa a ricaricare la batteria in tempo. Ottimo per fare scena partendo dal marciapiede del bar della propria compagnia, ma appena svoltato l'angolo...tutto taceva :)

Ancora oggi qualche appassionato mantiene in vita questa moda, con il vantaggio di avere una tecnologia molto avanzata (lettori Mp3 al posto delle ingombranti e "ciuccione" autoradio di un tempo) e quindi un'autonomia molto più alta :)

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