giovedì 10 settembre 2015

Restauro Vespa GS 160 2a serie 1963

Ecco il nuovo restauro proveniente dal Vespagarage, una GS 160 2a serie, la seconda GS 160 che passa dalle mie mani dopo quella 1a serie del 1962 realizzata 2 anni fa.

In questo caso avevamo una Vespa con documenti regolari, con telaio non arrugginito e solo una botta allo scudo inferiore destro e riverniciata (male), priva di diversi elementi decorativi con un colore non troppo assomigliante all'originale e nello stato, da smontata, come da foto...inizialmente l'idea del proprietario era quella di lasciarla così sostituendo tutto il resto, per fortuna poi ha capito che sarebbe stato solo uno spreco di soldi ed ha convenuto con me che era meglio restaurarla!













Nel mentre che la carrozzeria era affidata al carrozziere, al solito si è provveduto ad una revisione totale del motore che come la carrozzeria, non presentava problematiche particolari. Come pistone, visto che questa parte è critica per ottenere un motore efficente, è stato adottato un ottimo Meteor.






Fasi di lavorazione della carrozzeria:








Prova bordoscudi Parimor...perfettamente aderenti, segno che lo scudo era ancora in perfetto stato!





Una volta tornata a casa la carrozzeria, una delle prima cose che faccio in questo tipo di Vespa con accensione a spinterogeno è quello di sostituire l'elemento al selenio del raddrizzatore con un ponte di diodi moderno al silicio



E di seguito tutto il resto del rimontaggio della Vespa...







Un pò di grattacapi sono venuti dal rubinetto (originale) della Vespa che era talmente intasato che ho dovuto usare diversi sistemi (diluente, Cillit Bang e alla fine Viakal!) ma poi se non usavo del filo di ferro non ne voleva sapere di far passare la miscela.





Un contachilometri in stato quasi perfetto e funzionante, ho dovuto solo lucidare la cornicetta cromata.



Altro problemino da risolvere...le camere d'aria Michelin moderne non vanno d'accordo col cerchio della GS 160, la smussatura gira troppo in alto! Risolto sostituendole tutte con delle Kenda cinesi...



...che hanno il giro valvola a oltre i 22 mm. minimi richiesti.




Rimontaggio dei fregi sulle pane (e sul parafango)


















Prova statica dell'impianto!


Ed ecco il risultato finale! (NB - La sella grigia del prima serie è stata una precisa scelta del cliente...)






Clacson originale con le due borchie cieche.















7 commenti:

Unknown ha detto...

ciao! complimenti per i restuari! io avrei telaio e alcuni pezzi di vespa 160 gs ma non sono sicuro se ne vale la pena restaurarla. avresti una mail che ti invio delle foto??? ti chiedo se mi puoi dare un consiglio da mani esperte come le tue! grazie ti lascio la mia in caso plettimirco@gmail.com

Mondo Vespa ha detto...

Grazie! Prova a mandarmi le foto a largociospe@gmail.com ma se partiamo solo da "alcuni pezzi e un telaio"...la vedo molto molto onerosa la questione...a presto! Ciao F.

Unknown ha detto...

Ciao ti volevo chiedere per la sostituzione del raddrizzatore con il ponte a diodi come viene collegato il verde e il viola? Entrambi finiscono al polo negativo della batteria? Grazie

Mondo Vespa ha detto...

Ciao, il filo verde che poi è lo stesso che deve anche andare alla batteria, andrà collegato al polo "+" del ponte di diodi PRIMA del portafusibili, il filo viola va collegato DOPO il portafusibili.Filo bianco al centro a massa e i due fili neri devono essere collegati ai poli "~" del ponte di diodi.

Mondo Vespa ha detto...

Naturalmente anche il polo "-" del ponte di diodi va a massa al centro col bianco.

Unknown ha detto...

Buongiorno mi sono dimenticato dire che non ho la basetta originale quindi ho un po'di difficoltà ricapitolando:
I due neri agli ingressi alternati del diodo
Bianco e negativo diodo a massa
Positivo del diodo ingresso del fusibile insieme al verde e all'altro filo che andrà al positivo della batteria
Viola parte finale del fusibile
Scusami ma senza basetta ho grosse difficoltà a capire i passaggi sul fusibile.
Ciao

Mondo Vespa ha detto...

Direi che hai compreso tutto, però ti consiglio di crearti una base in sintetico, come ho fatto io per la VS1 dell'ultimo restauro altrimenti rischi dei cortocircuiti. Come portafusibili puoi usarne uno di uso elettronico come si vede nel restauro.

Ciao F.