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sabato 12 novembre 2016

Una nuova moda: Pance RAT-STYLE!

Può capitare nella vita di un restauratore di dover affrontare delle sfide particolari, antitetiche rispetto a quello che si fa di solito e questa è una di quelle!

In realtà alla fine si tratta di un operazione semplice, ma diciamo particolare: da un pò di tempo tra i Vespisti si sta propagando quella che è già una tendenza consolidata tra una schiera abbastanza folta di motociclisti, ovvero quella del mezzo lasciato volontariamente consunto, rovinato, arrugginito...una moda che prende secondo me riferimento dal film Mad Max (soprattutto il 2° episodio) quindi parliamo addirittura degli anni '80!

Oggi questa tendenza è identificata comunemente col nome RAT-STYLE.

In questo caso, si tratta di due pance da PX (con ganci interni) che andranno ad equipaggiare il P200E del 1982 di un mio amico modenese che mi ha commissionato il lavoro.

Ha dapprima comprato su internet due pance non troppo ben messe ma non troppo ne arrugginite ne deformate e me le ha affidate per questa lavorazione.

Ho quindi dapprima fatto decappare (bagno nell'acido) totalmente le due pance, sino a tornare al metallo che già, probabilmente per infiltrazioni di umidità sotto lo stucco depositato sopra da precedenti restauri, aveva una bella patina di ruggine sopra, soprattutto sulla pancia sinistra perchè già sistemata precedentemente per un evidente incidente occorso.



Per aumentare l'effetto "drammatico" della ruggine ho poi lasciato le due pance all'aria aperta di Novembre per diversi giorni nel mio giardino di casa.



Dopodichè, ho fatto loro un trattamento protettivo della ruggine sottostante con diversi strati di vernice trasparente catalizzata. Va detto che il vero RAT-STYLE imporrebbe di non effettuare nessun trattamento alla superficie metallica, ma visto che non parliamo di filosofia di vita è stato preferito salvaguardare l'effetto estetico senza pregiudicare la funzionalità...immaginatevi togliere una delle due pance e ritrovarvi con entrambe le mani rossastre...o rischiare di prendersi il tetano per una ferita ;-)



Una volta essicata la vernice, il finale del lavoro è stato meramente il montaggio di una coppia di frecce posteriori cromate bianche, identiche a quelle delle pance "istituzionali" della Vespa del mio amico, con nuovi connettori e puntali e una nuova targhetta "P200E" come quella che equipaggia il PX originariamente, E questo è il risultato finale!





venerdì 3 agosto 2012

Nuova uscita in edicola - Motociclismo racconta il mito Vespa Vol.10

Ed eccoci quindi all'ultimo numero finale di questa fortunata serie dedicata ai modelli più rappresentativi della produzione Vespa, serie che ovviamente si conclude con l'ultima evoluzione della serie (anche se in realtà dopo il PX ci sarebbe tutta la serie PK a telaio piccolo da considerare, ma che anche qui come per i volumi della serie Vespa Tecnica, snobbata dagli editori...) Vespa e sicuramente quella più longeva e dai più alti numeri di produzione, visto che nonostante 3 stop "definitivi" con tanto di "ultima serie" numerata, il PX è sempre stato riportato in produzione e ancora oggi esce dalle fabbriche di Pontedera con l'ultima (?) versione PX2011 Euro 3. Il presente fascicolo non si discosta molto dai precedenti 9, informazioni tecniche, foto d'epoca, estratti dai Motociclismo degli anni in cui uscivano le varie serie PX e così via. Interessante la foto del prototipo del PX ancora denominato "Rally 200" con la forcella telescopica stile moto al posto della classica forcella a sbalzo. In realtà in questo fascicolo a dispetto del frontespizio, i modelli PX almeno citati sono un pò tutti, comprese le ultime serie col freno a disco e il T5. Quindi inutile dire che anche questo è un buon fascicolo con ottime informazioni, come la serie finale di colori abbinati alle serie e agli anni di produzione, colori che hanno sempre messo dubbi ai possessori di questa Vespa. Solo che non mi risulta che l'accensione delle Rally fosse una Motoplat ma che fosse la Femsa spagnola...mah, mistero! Tirando le somme, una serie decisamente ben fatta, anche se non priva di qualche pecca (ma d'altronde vista la vastità dell'argomento trattato e non avendo sempre precise informazioni industriali per una produzione così di massa mi sembra inevitabile) e che servirà senz'altro ad aiutare l'appassionato collezionista/restauratore a districarsi nel complessissimo Mondo Vespa!

PS - Spero solo che si possa fare finalmente un fascicolo dedicato al PK, perchè l'interesse su questa serie è in continuo aumento e mi sembra ingiusto che i possessori di questi modelli si sentano Vespisti di serie B.